Un Corso in Miracoli – La mia esperienza

 Titolo: Un Corso in Miracoli – La mia esperienza

Autore: Piero Maina

Conteggio parole: 1373

Questo è  il racconto in poche righe della mia esperienza di conoscimento di “Un Corso in Miracoli”. Il Corso fa parte delle mie esperienze più importanti anche se l’ argomento può apparire insolito in un blog che parla maggiormente di golf e forma fisica. Ho però aperto volutamente una voce “UCIM” che è l’acronimo in lingua italiana di “Un Corso in Miracoli”, a sua volta tradotto dall’americano che è la lingua originale in cui è pervenuto questo manoscritto, e che porta il titolo di “A Course in Miracles”. Il link al sito originale è questo: http://acim.org/

Qui invece sempre il sito originale che segue gli insegnamenti di Kennet Wapnick http://www.facim.org/

Non è mia intenzione spiegare in questo articolo com’è nato il corso perchè ho già pubblicato un’altra pagina in precedenza che lo spiega con annesso il link al sito italiano per gli approfondimenti. Inoltre, grazie a google si possono trovare diversi link che spiegano e che rispondono a molte delle domande che normalmente vengono poste. Qui voglio solo raccontare brevemente la mia esperienza e il perchè ho deciso di dare spazio a questo volume e a quello che lo riguarda.

Come ho conosciuto il corso? Come tutte le cose “speciali” , il mio incontro con il corso è avvenuto in circostanze particolari. La storia inizia qualche mese prima del giorno in cui ne sono venuto a conoscenza; era l’estate 2009 e stavo attraversando un momento delicato, dovuto a molteplici accadimenti nella vita privata e lavorativa che mi avevano reso inquieto e da lì la mia ricerca verso “qualcosa” che mi trasmettesse più felicità e pace. Attraverso svariate letture a carattere scientifico e non e che spaziavano dalla fisica quantistica alla psicologia, al buddismo alla metafisica,alla new age e alla spiritualità,etc. Ho letto circa 30 volumi tra luglio 2009 e novembre dello stesso anno. Nonostante l’arricchimento che potevo aver ricevuto da quelle letture, il messsaggio che ne avevo ricavato non mi dava il senso di pace e di felicità che cercavo.

Le letture del filone new age come “The Secret” o “The Law of Attraction” (La legge di attrazione) e altri libri ancora, mi facevano sembrare i loro messaggi ancora più carichi di egocentrismo,direi proprio dei veri prodotti dell’America del consumismo che secondo me, pur contenendo materiale e messaggi molto validi, così come venivano presentati, erano candidati per la delusione della maggior parte dei lettori (ho scritto la maggior parte e non tutti e comunque anche per molti che dopo l’entusiasmo iniziale avvertiranno un profondo senso di delusione…questo è il mio pensiero).

Eppure quello che è scritto in quei volumi è vero, non sono solo d’accordo per il modo in cui quei concetti vengono presentati.

Arriviamo a settembre 2009,quando uscendo da casa incontro un mio vicino che passeggiava con il suo cane e mi fermo a parlare con lui. Di origini americane, arriviamo a parlare delle mie letture che erano state anche le sue da molto tempo prima e alla mia obiezione su come venivano presentati quei temi,la sua risposta fu:”…cerchi la verità?! Allora leggi “A Course in Miracles”, (Un Corso in Miracoli)…là troverai le tue risposte…là troverai tutto” .

Subito non avevo nemmeno memorizzato il titolo del libro, tant’è che gli ho mandato un sms più tardi per farmelo ricordare e il pomeriggio dello stesso giorno avevo già effettuato l’ordine via internet con inclusi altri libri in lingua italiana che ne spiegavano la genesi. Dopo due giorni il libro era nelle mie mani, ma non mi sentivo ancora pronto ad iniziare il “viaggio”, complici anche altri libri che avevo già iniziato e quindi dovevo terminare di leggere, continuavo a rimandare l’inizio della lettura del Corso. Ogni tanto lo aprivo, ne leggevo qualche stralcio e poi lo richiudevo con un po’ d’inquietudine e con il giudizio già espresso, quando uno dei principi fondamentali del Corso è proprio quello di non giudicare, ma di metterne in pratica gli insegnamenti. Anche se sentiremo una viva resistenza nel farlo, si viene invitati ad applicare gli insegnamenti attraverso gli esercizi senza giudizio,saranno poi i risultati a parlare.

Comunque continuavo a leggere altri testi che intermezzavo con uno dei piccoli volumetti che avevo acquistato e che raccontavano di come era nato il Corso e tutti gli aneddoti che lo riguardavano, ma la mia resistenza a partire con la lettura e il Corso vero e proprio durò fino agli inizi di novembre 2009.

Il libro per chi non lo conosce è composto da tre parti, il testo di 622 pagine,il libro degli esercizi per gli studenti di 478 pagine e il manuale per gli insegnanti di 88 pagine. L’ordine in cui gli studenti scelgono di usare il libro o il modo in cui lo studiano dipende dai loro bisogni e preferenze. Per alcuni sarà preferibile partire subito con gli esercizi, mentre per altri sarà meglio iniziare con la lettura del testo o addirittura mentre si procede con il testo, si inizierà contestualmente con gli esercizi. Ripeto che non c’è un termine o un metodo, l’unica regola sarà sugli esercizi che non dovranno essere svolti più di uno al giorno. Viceversa se uno studente desidererà soffermarsi su un esercizio per più tempo, andrà bene lo stesso,ma non più di un esercizio al giorno. Bisogna cercare di seguire quelle che sono le indicazioni del nostro insegnante interiore e applicare le lezioni e gli insegnamenti del Corso senza giudizio.

Personalmente ho letto prima tutto il testo e ho poi fatto gli esercizi fino a novembre 2010 per poi continuare con il manuale per gli insegnanti. Ho terminato la lettura in tutti i suoi punti e anche gli esercizi. Lo studio è poi ripreso con la rilettura quotidiana del testo e credo continuerà per sempre,con ritmi che deciderò di volta in volta. Com’ è scritto nel libro stesso, il Corso, non è un punto di arrivo, ma bensì di partenza e quindi richiede pratica così come qualsiasi disciplina uno intraprenda e maggiore sarà la dedizione e maggiori saranno i risultati, visto che lo scopo sarà quello di trovare la pace interiore e la felicità attraverso l’addestramento dellla mente che deve essere completamente capovolta rispetto all’ attuale sistema di pensiero delirante dell’ego.

All’inizio,almeno per me, c’è stata una vera e propria forma di attiva resistenza e di paura nel veder vacillare le mie credenze, le mie sicurezze, anche se ogni volta che la sensazione di paura/disagio cresceva, contestualmente qualche riga dopo il punto che aveva causato l’insorgere della sensazione di malessere, le parole di Gesù  sempre coerenti e perfette, mi infondevano nuovamente la calma necessaria a continuare. Certo all’inizio  per quanto mi sforzassi di non giudicare, facevo fatica ad afferrare e ad accettare concetti totalmente nuovi. Questo perchè l’ego stesso aveva alzato le sue barriere, utilizzando tutti i metodi di difesa del suo regno e il mio sistema di pensiero delirante allineato con lui, vedeva venire meno le sue certezze. A volte  ingenuamente avevo quasi timore ad addormentarmi, come se dovessi essere testimone di un mio eventuale non risveglio, poi così come adesso sono qui a scrivere, la sveglia era sempre puntuale e le insicurezze dei primi giorni si tramutavano sempre di più in certezze e calma interiore. E le cose che i primi mesi non comprendevo, (anche se la mia linea di pensiero era per certi versi già allineata a queste teorie ancor prima di iniziare a leggere il Corso, ma di fatto ci sono ancora molte cose difficili da comprendere) sono poi diventate via,via più chiare, avevo solo bisogno di conferme e adesso tutto scorre meglio. La piccola fiammella entrata dove prima c’era l’oscurità, comincia ad illuminare lievemente la stanza, ma il viaggio è ancora lungo.

Posso solo dire che quando ho iniziato i primi esercizi sorridevo tra me e me per quello che veniva richiesto di fare (e non avrei dovuto giudicare), oggi comprendo meglio il significato di quegli esercizi e anche le parole del testo. Ho detto comprendo meglio,ma non comprendo tutto e non è richiesto, se così fosse non ci troveremmo qui anche se “realmente” non ci siamo neanche ora, ma per questi aspetti è meglio che iniziate il vostro viaggio attraverso la lettura e gli insegnamenti del Corso e le risposte le troverete là.

Se qualcuno avesse delle domande o se già avviato al corso abbia voglia di confrontarsi sarò felice di rispondere ….buona lettura.

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3 commenti su “Un Corso in Miracoli – La mia esperienza”

  1. SALVE PIERO….STO LEGGENDO UN CORSO IN MIRACOLI,MA NN RIESCO A COMPRENDERE CN MOLTA FACILITA’SOPRATUTTO LA PRIMA PARTE…MI SENTO UN PO SCORAGGIATA PER QUESTO…HO ASPETTATO CON ANSIA L ARRIVO DI QUESTO LIBRO…COSA SI INTENDE PER “MIRACOLI”?? E’ LA CONSAPEVOLEZZA?? IL RISVEGLIO QUINDI?? MI SENTO UN PO’ SPAESATA…HO LETTO CENTINAIA DI LIBRI…MOLTO SEMPLICI,PIU’ PICCOLI MA CHE APPRENDEVO CN ESTREMA FACILITA’…PROPRIO LEGGENDO IL TUO ARTICOLO MI SONO RIVISTA NELLA TUA DESCRIZIONE … FORSE NN SONO ANCORA PRONTA PER IL CORSO…GRAZIE PER L ATTENZIONE…ELISA

    1. Ciao Elisa,
      Grazie per il tuo commento al quale non risponderò completamente qui e scusa il ritardo. Ti scriverò un’e-mail al più presto contenente il mio pensiero e le risposte che chiedi.
      Non voglio aprire dibattiti sul Corso, semplicemente perchè come ho già spiegato nella pagina di presentazione, ci sono i siti ufficiali della fondazione che lo fanno e perchè il Corso a differenza di altre filosofie, non si pone come una teologia differente né vuole creare controversie perchè se vorremo trovarle le troveremo. Come è scritto nel libro di testo stesso, il Corso è solo uno dei tanti sentieri che conducono a Dio, così come viene esplicitamente detto che il Corso non è un punto di arrivo, bensi un inizio, un punto di partenza.
      Purtroppo nelle nostre credenze di ego separati, partiamo da un errore di fondo che è la confusione di livelli, dovuto in parte alla nostra cultura ed educazione, che sarà differente per esperienze e insegnamenti ricevuti oltre al luogo dove saremo nati e, da quel punto di vista cerchiamo risposte che sono proprie del dominio dell’ego e che sono all’opposto di quanto il Corso ci vuole insegnare. Posso usare metafore,paragoni, analogie come anche il corso fa per provare a farti comprendere, qui, come ogni cosa/disciplina tu intraprenda sulla terra, si tratta di addestrare la mente a guardare le cose in maniera totalmente diversa da come siamo abituati a fare, una vera e propia rivoluzione, un capovolgimento e tanto più ti dedicherai/allenerai la tua mente, tanto più saranno i risultati a parlare. Questo è come è ovvio che sia, soprattutto quando sei ancora agli inizi del tuo “viaggio”; come fai a giudicare e a comprendere qual è la corretta percezione? Perchè di percezione si tratta.
      Bisognerebbe cercare di rimanere nel non giudizio e questo ci viene richiesto di fare, ma dalla base della nostra esigua esperienza pensiamo di poter capire cosa sia giusto o sbagliato e di arrivare subito alla corretta percezione.
      Il Corso esordisce che nulla di reale può essere minacciato…. quando per un ego tutto il reale è di questo mondo, mondo che di fatto non esiste, l’abbiamo fatto noi e ci troviamo dentro quello che vogliamo vedere….lo comprendi? Puoi comprenderlo? Sono concetti che non sono dimostrabili e finchè l’idea di base della separazione, di un unica Mente, della non esistenza dello spazio/tempo non viene superata, tutto diventa difficile da capire/percepire.
      Anche per i molti che al limite cercano una continuità rispetto al mondo in cui credono di esistere e chè non si può negare che esista e questo vale anche per me. Ci sono categorie di persone che non credono a niente o semplicemente hanno filosofie/credenze differenti e sempre per obbedire alle leggi dell’ego cercano continuità anche attraverso la reincarnazione, ma si tratta sempre di un’illusione rispetto al mondo reale. L’errore di fondo è credere che la visione del mondo continuerà ad esistere anche da morti, quando gli occhi del corpo non possono vedere, nè gli altri sensi possono mostrarci qualcosa che di fisico non ha nulla, l’unico mezzo che determina la nostra condizione è il pensiero che non avviene attraverso il cervello come erroneamente crediamo, anche a questo livello terreno il cervello, organo fisico non può pensare:
      La tua mente è il mezzo attraverso il quale determini la tua condizione,
      perché la mente è il meccanismo della decisione
      (T.8.IV.5:7)
      La mente separata può essere compresa come costituita di tre parti:
      la mente sbagliata, la mente corretta e la parte della mente (chi prenda la decisioni) che sceglie tra di esse; da non confondersi con il cervello, che è un organo fisico e quindi un aspetto del nostro sé corporeo.
      Qual è allora la differenza tra mente e cervello?
      La mente, che non ha nulla a che fare con la dimensione spazio temporale nella quale noi crediamo di esistere, è l’agente della scelta. Ed il nostro DM- parte della mente stessa- è chi decide quale delle due voci vuole ascoltare.
      Il cervello appartiene invece alla dimensione spazio-temporale. E’ un organo del corpo, e in quanto tale non può pensare. Risponde soltanto alle intenzioni della mente coordinando la percezione in forme specifiche dei due pensieri originari (quello sbagliato e quello corretto) che sono dentro la mente e ne costituiscono tutto il contenuto.
      Credi anche che il cervello del corpo possa pensare.
      Se soltanto comprendessi la natura del pensiero, non potresti che ridere di questa folle idea.
      E’ come se pensassi di avere il fiammifero che accende il sole e gli dà tutto il suo calore, o che tenessi il mondo nella tua mano, ben stretto fino a che lo lasci andare. Eppure ciò non è più sciocco del credere che gli occhi del corpo possano vedere, o che il cervello possa pensare.
      (L.pI.92.2)

      Lo dico a tutti quelli che incontro che magari stentano a comprendere il significato della frase che sto per scrivere e che oggi pubblico: “Non sarai testimone della tua morte”. Per quanto tu cerchi di impegnarti a mantenere la continuità fra la mente che crede di vivere in questo mondo e la Mente Una che è il tuo stato naturale e si trova al di fuori dello spazio/tempo, questo non sarà possibile. Non c’è nessun viaggio da compiere nessuna evoluzione. Invece gli insegnamenti che abbiamo ricevuto e che sono le nostrte credenze, ci fanno pensare che abbiamo solo questa vita e dobbiamo viverla al massimo, senza rimpianti o rimorsi, oppure dobbiamo pagare dei debiti attraverso sacrifici per accedere a livelli superiori, come se fossimo stati creati imperfetti e in questo caso Dio avrebbe contraddetto se stesso avendo creato qualcosa di imperfetto, come se fossimo testimoni della nostra morte e tutto quello che sembra essere accaduto, nel bene o nel male rimanesse con noi, come se i dolori patiti o i successi ottenuti fossero ancora nostri compagni di viaggio con le stesse sensazioni di quando eravamo in vita. In pratica difendiamo la nostra identità univoca che nel mondo reale non esiste in quanto non possiamo pensare separati da Dio e l’idea non ha mai abbandonato la Sua fonte e questo deve essere accettato. Come Gesù dice nel Corso:” accetta il tuo fallimento come io ho accettato il mio”. C’è solo una risposta a tutto questo: ” La separazione” che è quello che qui tutti percepiamo.
      Questa esperienza che chiamiamo vita non è altro che la rappresentazione dei nostri pensieri, quello che chiediamo ci viene dato, nè tanto di meno, né tanto di più, ma questa frase da comprendere è estremamente difficile, fintanto che ci concentreremo sulla forma, sulla cornice invece del contenuto, del quadro….ricorda, il Corso è interamente vero o interamente falso.
      Avevo scritto ancora e molto, ma ho cancellato e te lo spiegherò meglio per e-mail, l’essere pronta per il Corso, è una sensazione tua, ascolta il tuo insegnante interiore, metti da parte il giudizio e segui quello che nel corso c’è scritto. Il Corso è talmente coerente e perfetto che non ha l’arroganza di renderti l’essere speciale che l’ego invece vuole sentirsi, il Corso vuole solo darti pace e felicità, attraverso l’addestramento della mente. Non ti dice che cambierà il mondo, ma piuttosto sarà la tua mente a percepire il mondo diversamente. Ciò non toglie che avrai accadimenti nel tuo quotidiano abbastanza insoliti e qui avrei dovuto lasciare quanto scritto, ma ho iniziato questa risposta dicendo che non volevo creare dibattiti, altrimenti avrei scritto altri articoli che piu volte sono stato tentato di scrivere, ma poi ho rinunciato.
      Appena riesco ti scrivo.
      Buona giornata
      Piero

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